La Carta del Docente, introdotta con la legge 107/2015, costituisce un importante strumento di aggiornamento e formazione per gli insegnanti. Tuttavia, la sua applicazione ai docenti precari è stata oggetto di un intenso dibattito giurisprudenziale, con diverse pronunce che hanno chiarito il diritto alla sua fruizione anche per i supplenti con incarico annuale e, in determinate condizioni, per coloro che accumulano supplenze brevi assimilabili a un incarico annuale.

Il Diritto alla Carta del Docente per i Supplenti Annuali
Secondo il quadro normativo attuale, la Carta del Docente, del valore di 500 euro annui, è riconosciuta ai docenti di ruolo delle scuole statali. Tuttavia, la giurisprudenza ha progressivamente ampliato l’ambito di applicazione, includendo i docenti precari con incarichi di supplenza annuale fino al 31 agosto o al 30 giugno.
Diverse sentenze hanno infatti sancito l’illegittimità della discriminazione tra docenti di ruolo e precari, in virtù del principio di parità di trattamento stabilito dal diritto europeo (Direttiva 1999/70/CE). Tra le decisioni più rilevanti si segnalano:
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Tribunale di Roma, sentenza n. 1842/2022, che ha riconosciuto il diritto alla Carta del Docente a un supplente con incarico fino al 30 giugno, stabilendo che il criterio della durata dell’incarico non può costituire una discriminazione.
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Tribunale di Torino, sentenza n. 2393/2023, che ha confermato l'estensione della Carta ai supplenti con contratti annuali, ritenendo che il beneficio non possa essere limitato solo ai docenti di ruolo.
Supplenze Brevi e Continuative: Il Caso dell’Assimilazione all’Incarico Annuale
Un altro aspetto di rilevante interesse riguarda il diritto alla Carta del Docente per i supplenti con più contratti brevi e continuativi. Alcune pronunce hanno infatti stabilito che l’accumulo di supplenze brevi, se continuativo e senza interruzioni significative, deve essere considerato alla stregua di un contratto annuale, riconoscendo quindi il diritto alla Carta.
Ad esempio:
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Tribunale di Firenze, sentenza N. 3178/2023, ha stabilito che un docente con numerose supplenze brevi, ma senza soluzione di continuità, ha diritto alla Carta del Docente, considerando la sua situazione lavorativa equivalente a quella di un insegnante con contratto annuale.
- Anche il Tribunale di Napoli con le sentenze N. 7579/2023, N. 5882/2024, N. 7265/2024 ha valorizzato le supplenze brevi che si siano protratte oltre un certo numero di giorni al fine di attribuire il beneficio della carta docente.
Il Numero di Ore della Cattedra e il Diritto alla Carta
Un ulteriore elemento chiarito dalla giurisprudenza riguarda il numero di ore settimanali di insegnamento. È stato infatti stabilito che il diritto alla Carta del Docente spetta a prescindere dal numero di ore assegnate, includendo dunque anche coloro che coprono spezzoni orari.
A conferma di ciò:
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Tribunale di Milano, sentenza N. 5093/2023, ha riconosciuto la Carta del Docente a un insegnante con incarico part-time, chiarendo che la misura non può essere limitata in base al numero di ore settimanali svolte.
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Corte di Appello di Bologna, sentenza N. 682/2024, ha ribadito il principio per cui il diritto alla Carta non dipende dal monte ore della cattedra, ma dal solo fatto di essere titolari di un incarico di insegnamento nelle scuole statali.
Conclusioni
La giurisprudenza ha dunque chiarito che il diritto alla Carta del Docente non può essere riservato esclusivamente ai docenti di ruolo, ma deve essere esteso ai precari con incarichi annuali e, in determinate condizioni, a coloro che accumulano supplenze brevi in modo continuativo. Inoltre, il beneficio deve essere riconosciuto indipendentemente dal numero di ore settimanali dell'incarico.
Alla luce di tali pronunce, molti docenti precari hanno avviato ricorsi per vedersi riconoscere il diritto alla Carta, ottenendo sentenze favorevoli che rafforzano il principio di parità di trattamento tra insegnanti di ruolo e non di ruolo. Resta dunque fondamentale monitorare l'evoluzione normativa e giurisprudenziale, affinché venga garantita una piena tutela dei diritti dei docenti precari.
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